Michele Bernasconi, Anna Marenzi, Dino Rizzi, Francesca Zantomio (2023)
Conciliare sostegno al reddito e incentivi al lavoro: la sfida delle trappole del sistema di benefit Available at iris.unive.it
I sistemi di welfare oltre all’obiettivo di garantire a tutti i cittadini alcuni fondamentali servizi, quali la sanità, l’istruzione, l’assicurazione sociale per la vecchia, le malattie, gli eventi imprevisti della vita, prevedono vari strumenti di sostegno diretto dei redditi. Si tratta di trasferimenti pensati sia per i cittadini più bisognosi, come i sussidi di disoccupazione e varie forme di reddito minimo o di cittadinanza; sia per dare supporto a comportamenti e attività di particolare rilevanza sociale, ritenute meritevoli di un sostegno o un’incentivazione, come gli assegni per il nucleo familiare o i bonus bebè. Tipicamente gli strumenti di sostegno diretto dei redditi si accompagnano al sistema di tassazione per garantire un equo riparto degli oneri e dei benefici della spesa pubblica (sistema tax-benefit). La piena integrazione di questi trasferimenti con le imposte è tuttavia molto complessa. Infatti, sia le imposte che i benefici modificano le possibilità di scelta dei cittadini, cambiando in particolare i loro incentivi a partecipare al mercato del lavoro.In generale, la misura in cui i sistemi fiscali e le prestazioni sociali influenzano il comportamento sul mercato del lavoro è molto difficile da prevedere. Mentre infatti è possibile quantificare l’impatto del sistema tax-benefit sugli incentivi economici al lavoro, il modo in cui gli individui rispondono agli incentivi stessi, in altre parole l’elasticità del comportamento di offerta di lavoro rispetto alle interferenze generate sistema tax-benefit, dipende dalle loro preferenze. Nella prima parte, il lavoro illustrata le trappole da un punto di vista teorico, ovvero come varie tipologie di imposte e sussidi possono determinare potenziali trappole introducendo non-linearità nel vincolo di bilancio; e quindi come, da un punto di vista teorico, le preferenze di individui e famiglie possano provocare comportamenti influenzati o meno da tali trappole. Nella seconda parte sono analizzate in dettaglio alcune trappole nel nostro paese e in alcuni paesi dell’UE. Si tratta in particolare di quattro trappole note nella letteratura come trappole dell’inattività, del secondo percettore, del salario basso e della disoccupazione. I dati utilizzati sono ricavati dal database europeo Tax and Benefits Indicators database che ricostruisce la normativa tributaria e contributiva e i benefici monetari per diverse tipologie familiari (single, coppie con e senza figli, coppie monoreddito e bireddito) e diversi livelli di retribuzione lorda.