Polin V., Roveda A., Tommasi N. (2008).

I Conti Generazionali Familiari: aspetti dinamici (Family Generational Accounts: A Dynamic Approach). AA.VV. (Eds.) Instabilità familiare: aspetti causali e conseguenze demografiche, economiche e sociali, pp.253-269. Accademia Nazionale dei Lincei, Bardi Editore.

 

Abstract:

L’obiettivo di questo lavoro è duplice: identificare le variabili socio-economiche che influenzano la probabilità di separarsi per le coppie italiane e valutare gli effetti prodotti da tale evento sui rapporti finanziari stato-famiglie. Per quanto riguarda il primo obiettivo, l’analisi econometrica, basata sull’indagine campionaria European Community Household Panel per il periodo 1994-2001, mostra che le variabili che risultano statisticamente significative sono: l’area geografica di residenza della famiglia (risiedere al Sud riduce la probabilità di separarsi), il livello di istruzione dell’uomo (essere laureati aumenta la probabilità di separarsi), la condizione professionale, in particolare la presenza nella coppia di un lavoratore autonomo aumenta il rischio di separazione, mentre la presenza di una donna non lavoratrice lo riduce; la proprietà di una seconda casa ha un effetto positivo sulla probabilità di separarsi, infine una percezione positiva circa la propria situazione finanziaria riduce il rischio di rottura della coppia, come anche la convivenza giornaliera. Non risultano invece statisticamente significative l’età dell’uomo e della donna, il reddito familiare e il numero di figli. Per l’analisi degli effetti dell’instabilità finanziaria sui rapporti finanziari stato-famiglie, si sono utilizzati i “Conti generazionali familiari”, un ricco database contenente informazioni sulla totalità dei rapporti dare e avere tra Pubblica Amministrazione e 144 tipologie di coppie, classificate in base al titolo di studio (laurea o non laurea), allo status occupazionale (autonomo, dipendente, non occupato) e al numero di figli (0, 1, 2, 3+). La metodologia della contabilità generazionale applicata alle famiglie consente di calcolare il valore attuale delle imposte nette che le famiglie pagheranno (o riceveranno) in media nel corso della loro vita. E’ stata calcolata la probabilità di separazione per tutti i nuclei familiari utilizzando le stime ottenute nella prima parte del lavoro e poi si è proceduto ad introdurre nell’arco di esistenza di una specifica tipologia familiare l’evento separazione e se ne è valutato l’effetto sull’indicatore definito “net tax”. Ad esempio, ipotizzando il verificarsi dell’evento separazione per una coppia composta da una donna non lavoratrice-non laureata e un uomo non laureato-lavoratore dipendente con due figli a carico, è stato posto a confronto il valore attuale dell’imposta netta (net tax) di questa famiglia nel caso in cui non si fosse sciolta con il valore attuale dell’imposta netta calcolato tenendo conto della separazione. Ciò che emerge è che l’evento separazione non è neutrale nel determinare il saldo dei rapporti dare-avere con la Pubblica Amministrazione. Nel caso in esame, lo scioglimento del nucleo familiare determina una variazione del net tax di circa 30.000 euro: il valore attuale se fossero rimasti sempre insieme sarebbe stato pari a -7.467 euro, con la separazione tale valore diventa 19.815,32.